Viene misurato in Röentgen (R) e descrive la quantità di carica generata, cioè il rateo di raggi-X e gamma che produce, in condizioni standard, una carica elettrica unitaria (e.s.u.) di elettroni e ioni in 
di aria secca. La carica di un elettrone è di 
Coulomb o 
e.s.u. 
.
Se si forma una carica elettrostatica unitaria il numero di elettroni generati per 
è :
di aria secca. La carica di un elettrone è di Coulomb o e.s.u. .
Se si forma una carica elettrostatica unitaria il numero di elettroni generati per è :
Il Röentgen, trasformato in carica di ioni per kg, diventa:
dove 
è la carica dell’elettrone in Coulomb
Sempre in riferimento alla ionizzazione in aria si avrà:
è la carica dell’elettrone in Coulomb
Sempre in riferimento alla ionizzazione in aria si avrà:
Se il Röentgen viene convertito poi in dose assorbita, considerando che la produzione di una coppia ione-elettrone in aria richiede un’energia di circa W=34 eV, si avrà:
Il rateo di esposizione (
) può essere correlato all’attività (A) di un radionuclide attraverso la relazione:
) può essere correlato all’attività (A) di un radionuclide attraverso la relazione:
dove con
si indica una costante caratteristica dell’isotopo di interesse, il pedice δ specifica l’energia al di sotto della quale le radiazioni non sono sufficientemente penetranti da poter essere considerate.
si indica una costante caratteristica dell’isotopo di interesse, il pedice δ specifica l’energia al di sotto della quale le radiazioni non sono sufficientemente penetranti da poter essere considerate.
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